Mi chiamo Angelo. Credo che le parole, se usate con onestà, possano ancora scuotere le coscienze.
Scrivo per raccontare ciò che vediamo e spesso ignoriamo: le guerre, le ipocrisie, le verità scomode.
Non perché abbia la presunzione di sapere qualcosa in più, ma al contrario per sapere di più, per provare a comprendere chi siamo noi umani, e quanto siamo ancora umani.
Perché forse Nietzsche aveva visto nell’uomo fin troppa etica sentimentalista.
Eppure, osservando il nostro presente, ci accorgiamo di vivere in un mondo materialista governato dall amor proprio.
In un tempo dove tutto va veloce, io provo a fermarmi. E a pensare.
Se anche tu senti che c’è qualcosa che non torna, forse sei nel posto giusto.
